Le 10 copertine più belle di narrativa italiana indipendente del 2023

Le copertine, nel mercato editoriale, hanno un ruolo strategico importante. Negli anni dei social media, poi, esse hanno finito per subire e arricchire la nostra ossessione estetica, la nostra fame di immagini.

Già nel 2022 ho intrapreso una lista dedicata alle più belle copertine dei libri, lista il cui campo era limitato alla narrativa italiana e all’editoria indipendente.

Ripropongo la medesima operazione per il 2023 da poco concluso.

Prima di passare alla classifica, ricordo che la “copertina” è invenzione recente: nasce alla fine dell’Ottocento, quando inizia a svilupparsi maggiormente un pubblico di massa. Da non confondere con la cura della grafica, che vi è sempre stata. Tuttavia non si può ragionare su una copertina senza tenere conto del progetto grafico della collana e della casa editrice.

Strumento di supporto per la ricerca è stata la lista di case editrici che tengo costantemente aggiornata qui nel mio blog Antonio Russo De Vivo editor. Editing & Tutoring Experience.

Quando possibile viene indicato l’autore della copertina. Le informazioni sul libro sono tratte dal sito web della casa editrice.

10. Carmen De Nisi, Mia zia non è un pesce, Revolver.

Copertina: Francesco Dezio.

In questa serie di racconti le protagoniste hanno tutte qualcosa in comune: la contezza, o meglio un’aspirazione di contezza, del proprio corpo. Per alcune si tratta semplicemente di un involucro, per altre di un tempio, per altre ancora di un metro di giudizio su se stesse e sul mondo, di un’occasione di rivalsa, di un’arma bianca a doppio taglio che serve tanto a punire quanto a punirsi.

In ogni caso, quel che è chiaro a tutte è che il corpo è un territorio, insidioso e misterioso, e in quanto tale va esplorato.

Una bambina che si crede grassa finché da grande non scopre il piacere, un’adolescente che osserva il sesso attraverso le esperienze dell’amica che tutti chiamano zoccola, una professoressa delle serali che prova ad avere una tresca con un collega, una studentessa che non si fa sedurre fino in fondo dal professore belloccio che in facoltà tutte vogliono portarsi a letto, una donna che si accorge di non avere un rapporto sessuale da sette anni e commette un piccolo atto sovversivo, sono solo alcune delle voci che ci accompagnano in questo pellegrinaggio intimo e straniante, in cui l’ultima cosa che conta, come in tutti i viaggi realmente importanti, è la meta.

Con una scrittura ritmata e personalissima, in cui anche la punteggiatura ha il suo peso, Mia zia non è un pesce si rivela una raccolta di racconti anomala e ambigua, che riesce a corteggiare temi in voga come la corporalità e le varie declinazioni del sesso in una forma diversa, utilizzando una voce propria e originale, senza scatenare in nessun momento quel fastidioso senso di già sentito che molti testi con ambizioni simili rischiano di evocare.

Qui: Revolver Edizioni (https://www.revolveredizioni.com/).

09. Anna Adornato, Indivisi: storia di una salvezza, Wojtek.

Copertina: Antonio Bobo Corduas.

Due fratelli. Sophia e Simone. Vite che trascorrono simmetriche. Le azioni dell’una bilanciano e compensano quelle dell’altro, in un gioco a somma zero in cui nessuno vince e nessuno perde.

Fino all’irruzione della morte di Sophia. Ricercata o casuale? Simone resta solo in mezzo al lutto e al dubbio più straziante.

Davanti alla prospettiva del distacco definitivo, compie l’atto estremo di trafugare il cadavere della sorella per assicurarle il commiato più giusto.

In una domenica delle palme, si apre la possibilità di scegliere tra la salvezza e l’annientamento. Prima che tutto finisca. Prima che tutto ricominci.

Con una lingua composta inestricabilmente di astrazione e concretezza, Anna Adornato raccoglie e dispone i tasselli fondamentali di un indicibile album familiare.

Qui: Wojtek Edizioni (https://www.wojtekedizioni.it/).

08. Alessandro De Roma, Grande terra sommersa, Fandango.

Copertina:

L’undicenne Pietro Stefano Mele è un ragazzino qualsiasi, che ancora non sa come un piede messo in fallo possa cambiare tutta una vita. Quando la madre scivola (anche per sua responsabilità, crede lui) e sbatte la testa su uno scoglio, inizia una lunga battaglia con il proprio senso di colpa. Il padre, Seb, un fanatico religioso dall’esasperato egocentrismo, riversa su Pietro la responsabilità dell’accaduto e lo abbandona nel piccolo borgo sardo di San Leonardo de Siete Fuentes, da nonna Sircana – sua madre –, che fino a quel momento è stata, per il nipote, solo una sconosciuta. L’anziana vive in una casa ai confini del bosco e non pare avere alcuna intenzione di aprire il suo mondo a Pietro. Tuttavia, giorno dopo giorno, tra i due nasce un’intesa profonda.

Pietro impara ad amare quella vita selvaggia fatta di avventure tra alberi e ruscelli, con poche regole da seguire. Soprattutto, è affascinato dai vicini, i Campus, una famiglia che ai suoi occhi rappresenta l’unità che ha perduto per sempre.

Come mai, allora, la nonna sembra volerlo mettere in guardia da loro? Perché spariscono per intere settimane e poi ricompaiono come se niente fosse?

Mentre l’attrazione di Pietro verso quella famiglia, e in particolare verso i coetanei Luca e Laura, non smette di crescere, un’ombra sempre più inquietante comincia ad avvolgere i vicini. L’inatteso ritorno del padre allontanerà però bruscamente il protagonista dal piccolo universo che sente ormai suo.

Se le grandi terre sommerse sono quelle in cui proiettiamo la nostra fantasia, le persone che amiamo ne sono gli abitanti fino al momento in cui, adulti, non ne accettiamo le debolezze.

Il romanzo di una grande voce letteraria, la storia della formazione alla vita del ragazzo selvaggio che è in ognuno di noi.

Qui: Fandango Libri (https://www.fandangolibri.it/).

07. Luca Cristiano, Mezzafaccia, Del Vecchio.

Copertina: Maurizio Ceccato.

Nella sua prosa elegante capace di piegarsi perfettamente alla pluralità delle voci che costruiscono la narrazione, l’autore crea un’ironica, a tratti crudele, allegoria.

È una storpia illusione che qualcosa smetta mai di accadere.

In una Roma di un tempo futuro, prossimo ma imprecisato, i non morti sono relegati nelle gallerie della vecchia metropolitana, quando non vengono usati dal governo come deterrente per tossicodipendenti, e rilasciati dove outsiders e miserabili si radunano approfittando di quartieri abbandonati al degrado e alla pre-non-morte. Luoghi come la vecchia Città del Vaticano. In questo scenario si muovono i protagonisti di questo romanzo caleidoscopico, i persistenti in superficie e i non morti sottoterra.

La mancanza di scopo che affligge i primi sembra tormentare gli altri fino a renderli capaci di piegare l’istinto al servizio della ricerca di senso. Tra la volontà dei non morti di ricordare, leggere, parlare, raccontare e quella dei vivi di definirsi in base al rapporto, alla distanza, tra loro stessi e i reclusi di sotto, la storia ci trascina in una narrazione a cerchi concentrici fino alla sintesi stessa della parola che cambia significato ed essenza ad ogni utilizzo.

Nella sua prosa elegante capace di piegarsi perfettamente alla pluralità delle voci che costruiscono la narrazione, l’autore crea un’ironica, a tratti crudele, allegoria.

Qui: Del Vecchio editore (https://www.delvecchioeditore.it/).

06. Beatrice Galluzzi, Sangue cattivo. Anatomia di una punizione, effequ.

Copertina:

Beatrice è una donna difettosa; ha dietro di sé un ruvido passato di periferia romana, in balìa degli umori di un padre tanto squilibrato da sembrare comico, e del quale è convinta di aver ereditato la follia.

Il presente, proprio quando con la morte del padre sembra aprirsi a un nuovo inizio, un trasferimento, un matrimonio, è soffocato dalla scoperta di una malattia autoimmune, e cadenzato da ospedali e cure che non sembrano funzionare.

La felicità deve fare i conti con la costante sensazione di punizione di Beatrice: l’idea di meritarsi il proprio dolore. Un’idea che, tuttavia, viene combattuta a colpi di ironia, affrontando le paure e trasformandole in caricature mitologiche, e donandoci una storia tanto dolorosa quanto divertente che forse può meritarsi un lieto fine, o qualcosa che gli assomiglia.

Qui: effequ (https://www.effequ.it/).

05. Chiara Galeazzi, Poverina, Blackie.

Copertina: Josep Dols.

Vi è mai capitato, mentre siete comodamente seduti sul divano di casa, di non sentire più metà del vostro corpo, e finire ricoverati d’urgenza per un’emorragia cerebrale? No? A Chiara Galeazzi sì. A 34 anni.

Questo libro è il racconto – pieno di umorismo, emozione e senza alcuna retorica, né «guerriere» o «eroine» – di quello che è successo dopo. La diagnosi inaspettata, la paura che la vita sia cambiata per sempre, le strane rassicurazioni dei medici («che fortuna avere un ictus da giovani!»), i No Vax che le augurano la morte, i racconti surreali della fauna ospedaliera.

E ancora la ricerca di una causa che non si trova, la lunga riabilitazione, la noia e le ciabatte ortopediche. Il tutto sotto lo sguardo compassionevole e allo stesso tempo mortificante delle altre persone, che pensano e dicono all’unisono: «Poverina».

Qui: Blackie edizioni (https://blackie-edizioni.it/).

04. Veronica Galletta, Pelleossa, minimum fax.

Copertina:

Sicilia, 1943. Paolino Rasura ha sette anni. Per sfuggire alle prepotenze di un gruppo di ragazzini, accetta di fare una prova di coraggio: entrare nel Giardino di Filippu, un uomo che vive isolato su una collina e passa il tempo a scolpire teste. Il Giardino è un posto incantato, dove migliaia di teste di pietra convivono fra gli ulivi, testimoni del tempo e delle stagioni. Paolino e Filippu così si conosceranno, e il vecchio diventerà per il bambino amico e consigliere negli anni complessi che vanno dallo sbarco degli americani fino alle prime lotte per le terre. Intorno a loro si muove il paese di Santafarra, un’intera comunità fatta di antichi segreti, rivalità, spinte al cambiamento e riti sempre uguali. Nei quattro anni che lo trasformano da bambino a ragazzo, Paolino, sempre in bilico fra viltà e desiderio di riscatto, conoscerà il tradimento, la morte, l’amore.

Con una lingua che mescola italiano e dialetto a creare un nuovo impasto, plastico e mimetico alla trama, Veronica Galletta ci racconta un periodo della storia siciliana che è meno lontano di quanto appaia, con riferimenti alla tradizione letteraria isolana, nel solco dell’ambiguità fra reale e fantastico che ha già caratterizzato i suoi romanzi precedenti.

Qui: minimum fax (https://www.minimumfax.com/).

03. Gabriella Dal Lago, Estate caldissima, 66THAND2ND.

Copertina: Bea De Giacomo.

L’estate più calda degli ultimi duecento anni, la città stanca che soccombe sotto il peso dell’afa, il lavoro che non si può fermare e preme con le sue scadenze.

Sette adulti, un bambino e una gatta si rifugiano in una casa di campagna, dove le temperature sono più clementi. Gli adulti non sono parenti né davvero amici, lavorano insieme da Bomba Agency, un’agenzia di comunicazione, e devono portare a termine una presentazione per un cliente. Una settimana sola. Tutti insieme. Lontani dal mondo. «Come il Decameron, ma senza la peste».

Alla casa però ognuno di loro arriva con un carico pesante, fatto di ambizioni, ansie, speranze, paure. La lunga estate caldissima porta tutto all’estremo, potenzia ogni sensazione e sentimento, accrescendo l’incertezza di relazioni sul punto di andare a rotoli – quelle tra i fuggitivi così come, osservando la casa da un’altra distanza, quella tra gli esseri umani e il pianeta.

In questo coinvolgente romanzo corale, Gabriella Dal Lago ci guida in un mondo dove ognuno sta sulla soglia, in bilico, a immaginare un futuro ancora non scritto, e del tutto incerto.

Qui: 66THAND2ND (https://www.66thand2nd.com/).

02. Gaia Giovagnoli, Chiedi se vive o se muore, nottetempo.

Copertina:

“Il buio mi pose delle domande. Le figure delle carte non mi lasciarono in pace”.

Chiusa a forza in uno stanzino, India si nutre degli arcani e rivive gli incontri con le persone per cui ha letto i tarocchi. A segregarla lì senza cibo né acqua è stato Leo, il suo compagno, il suo grande amore.

Uscita finalmente da quella prigione, la giovane donna tenta di ritrovare se stessa in una famiglia complicata e in un nuovo legame sentimentale. Ma quando viene a sapere che Leo è volato giù dal loro vecchio appartamento al secondo piano, va da lui in ospedale e avvia un dialogo immaginario con quel carnefice che non si sveglia. India la cartomante si aggrappa ai tarocchi e alla forza delle storie che in quelle carte avevano trovato una voce.

“I segni, a pensarli così, possono davvero esprimere una qualche verità – non per quello che sono in sé (una nuvola è una nuvola, un fulmine è un fulmine) ma per il ruolo che diamo loro in noi”.

Troverà infine in quei simboli la chiave per poter essere davvero libera.

Scrivendo sul confine mobilissimo tra mondo reale e pensiero magico, Gaia Giovagnoli indaga con ostinazione l’amore inquieto e la violenza delle relazioni sbagliate.

Qui: edizioni nottetempo (https://www.edizioninottetempo.it/).

01. Alice Scornajenghi, Atti puri, Nero.

Copertina: Francesca Pignataro e Paolo Ghisio.

Gli ultimi esseri umani rimasti sulla faccia della Terra sono rinchiusi in uno zoo; ormai la loro estinzione è certa, ma i panda che li tengono in vita fanno di tutto per convincerli a riprodursi. Sul mercato viene lanciata una straordinaria novità tecnologica: lo SMALL ME WITH YOU©, un apparecchio rimpicciolente per coppie che non vogliono lasciarsi mai. Dopo millenni di silenzio, il Messia torna promettendo di esaudire ogni desiderio per ventiquattro ore; c’è chi chiede fama e potere, chi di provare cosa significa fare sesso in un’altra pelle.

Sono solo alcuni dei racconti porno e surreali, fantastici, distopici, raccolti in Atti puri. Qui Alice Scornajenghi, creatrice dell’acclamata fanzine erotica Ossì – «In ogni numero, un racconto zozzo da mondi che speriamo esistano davvero» – continua a mettere in discussione la nostra idea di pornografia, trasportandoci in universi alternativi, pianeti alieni e miracolose stanze dove le fantasie sessuali prendono vita, unendo la dimensione erotica a quella speculativa.

Addentrandosi nella stranezza con uno sguardo privo di ogni morbosità o cliché, Scornajenghi inventa mondi in cui le possibilità del piacere si moltiplicano e il sesso rompe le barriere del genere, della specie, dello spaziotempo e persino della realtà, componendo una raccolta di racconti porno-weird gioiosa, sfrontata ed eccitante.

Qui: Nero Editions (https://www.neroeditions.com/).

© Antonio Russo De Vivo, 2024.

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